lunedì 9 marzo 2015

Tessellate.


24 Novembre 2513.
Baylong.

Vomitare lo fa sentire pulito.
 
È un rito che con il tempo ha imparato a rimandare, perché l'efficienza è il primo dogma dell'unica religione che gli hanno inculcato da quando era bambino. Riesce ad aspettare settimane prima di svuotarsi lo stomaco, ritardando l'eruzione dell'angoscia un grammo di blast alla volta, tenendo alta la soglia dell'eccitazione finché non è abbastanza lontano dall'azione. Abbastanza al sicuro da sciogliere tutte le tensioni.

Un rituale ce l'hanno tutti. Serve a buttare fuori i fantasmi, perché se ti ostini a tenerteli dentro si accalcano, diventano un esercito, ti fanno esplodere dall'interno. Quelli che non lo capiscono di solito non durano a lungo; a un certo punto perdono l'equilibrio, la misura delle cose, diventano imprudenti o troppo paranoici e, alla fine, fanno un passo falso. Ne ha visto qualcuno andare fuori di testa, qualcun altro invece l'ha fatta finita con le proprie mani. Tutti gli altri sanno che la coscienza è un nemico invisibile con cui devi trovare il modo di convivere se vuoi fare una vita come questa. Se vuoi evitare che, in un modo o nell'altro, tutti quelli che hai ammazzato alla fine ti ammazzino.

Bo si sciacqua la bocca, chino sul lavello del bagno, e rivolta con una mano i capelli neri e umidi mentre varca la soglia della suite con indolenza, adocchiando i due corpi seminudi attorcigliati sopra il letto. Solleva gli occhi sulla holo-tv accesa, cercando il telecomando per alzare il volume delle news.

« Ancora nessuna novità sui responsabili dell'omicidio di George Fairbanks, segretario generale della General Union of Meilian Workers, ucciso a Labour Town due settimane fa. Secondo le forze dell'ordine locali si tratta del lavoro di professionisti, una vera e propria esecuzione alla vigilia delle trattative, dopo tre mesi di scioperi e occupazioni, fra la GUMW e la Wu-tang Corp. sulle nuove norme di sicurezza degli oltre trenta impianti… »

Sid si muove lentamente, stropicciando le palpebre dell'occhio destro con la base del palmo mentre trascina lo sguardo verso le immagini che scorrono dentro la stanza, poi sul viso che Bo ha girato verso di lui. I suoi occhi verdi sono ancora impastati di bloom e di incoscienza, ma c'è una scintilla nitida che consuma il fondo delle pupille. Si tira a sedere lentamente, iniettando le dita di una mano fra i boccoli sfatti e strofinando il viso per lavare via il disorientamento del risveglio.

« Dammi una sigaretta… »

Xiu-zhou si cerca addosso il pacchetto mentre Beaumont, torcendo le spalle nude, scopre il profilo dolce di Freckles con la punta dell'indice, appuntandole una spessa ciocca nera dietro la cima dell'orecchio. La risma di Starscrapers gli rimbalza addosso e cade fra le pieghe del lenzuolo mentre Bo si sta già accendendo la sua. Il taglio fresco sulla guancia tira fastidiosamente quando succhia le prime boccate, piazzando le natiche sul bordo della cassettiera. L'anchorman del 5 Suns News parla dell'andamento della borsa di New London e Bo torna a spegnerne la voce con un moto di fastidio blando, premendo le sopracciglia all'attaccatura del naso lievemente aquilino. Si accorge tardi che Sid lo sta fissando dal basso, seduto sul bordo del letto con le spalle curve e gli avambracci premuti sulle ginocchia.

« Liu ci vuole a rapporto fra due ore. »

Beaumont annuisce piano, gonfiando i polmoni di fumo e strofinando l'interno del polso contro la fronte.

« Che hai sognato stanotte? »

Xiu-zhou fa una smorfia vaga, stringendosi nelle spalle solide e asciutte, dalla linea marziale e arrotondata dai muscoli.

« Un cane nero con tre teste continuava a portarmi sempre lo stesso giornale, del giorno prima. Io cercavo di lanciarlo lontano e lui me lo riportava indietro. – sfiata un bolo di fumo, disperdendolo con un cenno svogliato della mano. – Tu? »

« Io e te eravamo stesi su un tavolo di vetro e il consiglio di amministrazione della Wu-tang ci mangiava vivi. »

Bo specchia il sorriso aguzzo, trasognato, di Sid con la curva irregolare di un ghigno completamente privo di allegria.

« Sei troppo delicato per questo lavoro, tóngzhì. »
(Comrade.)

Sid sbuffa una risata arrendevole, scrollando con indolenza la testa appesantita dai postumi martellanti delle ultime sedici ore.

« Like you care at all. »

Il viso lentigginoso di Freckles si affaccia sopra la spalla sinistra di Beaumont, allungando le labbra verso il filtro della sua sigaretta. I suoi occhi neri e liquidi scivolano addosso a Bo facendolo sentire ancora nudo, stretto nell'intreccio di lenzuola e corpi.

« Io ho sognato l'esplosione dello skyplex. »

Sid le cede la sigaretta, sfuggendo alla pressione del suo mento per tirarsi in piedi e setacciare il pavimento ingombro di vestiti alla ricerca dei propri pantaloni.

« … A noi ci salvava una nave di marauders fatti di dòu shā. »

Xiu-zhou accartoccia una smorfia arida, massaggiandosi la nuca con una mano callosa.

« Pensa che culo. »

Freckles scrolla le spalle minute, sbrogliandosi fra le coperte per smontare dal letto e premergli addosso il corpo nudo, baciandogli le labbra imbronciate. Le arpiona i polsi appena prima che riesca a rivoltargli le tasche per trovarci dentro gli ultimi grammi di blast, temporeggiando a metà strada fra la tentazione di spezzarglieli e quella di sbatterla di nuovo sul letto.

« Why so rude, Xiu-zhou xianshen? »
(Mister.)

La voce di Sid gli fa serrare le dita sulle articolazioni leggere con un fremito inferocito, che non riesce a strappare l'ombra di un lamento all'indifferenza volitiva della ragazza. Poi, come un incantesimo dall'azione lenta, lo convince a liberarla con una smorfia severa, indurita dallo scontento. Le mette in mano la blast e la lascia sgusciare verso il bagno, sbranando la schiena di Beaumont con gli occhi arrossati e lividi di stanchezza per cercargli addosso i ricordi annebbiati e appiccicosi della nottata. Spegne la sigaretta sulla cassettiera e si raddrizza con una torsione irrequieta dei fianchi stretti, raccogliendo la camicia e la fondina ascellare dallo schienale di una sedia.

« Muoviamoci, ho bisogno di un paio di caffè. »

Imboccano i corridoi dello skyplex spalla a spalla, barcollando sui campi di battaglia invisibili della guerra con la coscienza con i muscoli intirizziti dal poco sonno e la testa pulsante di anestetici dell'interiorità, mentre il consiglio d'amministrazione della Wu-tang Corp. banchetta sui cadaveri degli operai di Meili.




Triangles are my favorite shape:
three points where two lines meet.
Toe to toe, back to back, let's go, my love; it's very late,
'til morning comes, let's tessellate.