LAST OF THE ROMANTICS.








“They say it’s what’s on the inside that counts. But, it’s kind of hard to count when nobody can see your insides.“

Sinestesìa s.f.

1. Nel linguaggio medico, termine abitualmente adoperato per designare il fenomeno psichico consistente nell’insorgenza di una sensazione (auditiva, visiva, ecc.) in concomitanza con una percezione di natura sensoriale diversa e, più in partic., nell’insorgenza di una immagine visiva in seguito a uno stimolo generalm. acustico (audizione colorata), ma anche tattile, dolorifico, termico; tale fenomeno può verificarsi sia in condizioni di normalità, spec. nei soggetti giovani, sia sotto l’influsso di particolari sostanze tossiche (per es., la mescalina). Con lo stesso termine si indica anche un disturbo neurologico, dovuto a lesioni cerebrali o delle strutture nervose periferiche, consistente nella percezione di una stimolazione in una zona lontana dal punto ove questa viene esercitata.




“I once gave a girl a bloody fake ear in a Tiffany jewelry box with a letter that said, ‘will you Gogh to prom with me’. Yeah, I guess I’m a romantic.“







`brezza leggera:
dentro il verde di mille montagne
un tempio solo.
`

– CNT 1628 7616 90210.



DESCRIZIONE FISICA


I’m looking for a pill, something to ease my will;
a kick in the teeth.



La linea delle spalle è spaziosa e snella, leggermente spiovente; i muscoli slanciati ed asciutti, divisi in segmenti lineari, adatti a sparire con poco clamore sotto le pieghe dei vestiti. Naso leggero e labbra carnose, l’estrema mobilità dei lineamenti affusolati gli rende un’espressività vivace ed acuminata; i sorrisi leggeri raramente non infettano il verde rugginoso e umido degli occhi cerchiati, che la luce diretta incrosta di inflorescenze dorate. Capelli mossi, dalle sfumature ricche del miele di castagno.
Mani dal palmo largo e dalle dita scarne, affusolate, intrise di savoir-faire connaturato.

All’altezza del fianco sinistro, un fiore di carne raggrumata segna l’ingresso e l’uscita di una pallottola sfilata da parte a parte. Un secondo foro di proiettile, incastonato come una gemma alla base della spina dorsale, l’ha costretto di recente a una lunga riabilitazione – la cicatrice più dolorosa è, tuttavia, quella che gli striscia come una serpe nel cervello.

Il mantra ॐ मणि पद्मे हूँ (“Salve o gioiello nel fiore di Loto”) tatuato, in caratteri estremamente minuti, dentro l'incavo del gomito destro.

DESCRIZIONE CARATTERIALE
Oh boy, your eyes betray what burns inside you.



Siddartha è un po’ il riflesso sintomatico di un ’Verse privo di valori, in cui nessuna vita ha in sé e per sé un significato intrinseco, un po’ il tentativo incerto e inadeguato di sfuggire alla trappola di questa stessa logica. Considera il tradimento una questione di tempo, più che una possibilità, e non esita a cambiare pelle, voltare faccia, pugnalare alle spalle senza pudore, ma senza che gli sia riuscito di smarrire del tutto la capacità di restare deluso.
Addestrato da macellai sofisticati, uccidere non gli suscita un gusto particolare; troverebbe l’omicidio addirittura ripugnante, se solo riuscisse a importargliene qualcosa – a sentire lui, dopotutto, ai propri morti fornisce una scorciatoia da martiri lungo il ciclo di reincarnazioni che li condurrà al Nirvana.

Si invaghisce facilmente, ma senza un vero attaccamento. Dimentica in fretta i morti e tutto ciò che è costretto a lasciarsi alle spalle, con l’urgenza di chi detesta crogiolarsi nel dolore, ma da un certo tipo di legami tende a farsi consumare e a consumarli come un tossico la dipendenza.
Com’è ossessionato dall’indagare le proprie, ha un certo fiuto “a pelle” per le storture altrui. Svuotarsi di umanità sembra riuscirgli, all’occorrenza, di una facilità che spezza il cuore (e tende a rivelarne le debolezze più che qualsiasi sorriso).

Un danno neurologico permanente gli ha indotto mal di testa cronici e virulenti, che tiene a bada con l’abuso massiccio di antidolorifici, e sporadiche interferenze di sinestesia.

CAPACITA'



Con le armi da fuoco e i sistemi d'arma ha un'intesa da amanti di lungo corso, ha ricevuto una formazione militare a tutti gli effetti, ha dovuto imparare a sopportare il dolore (in questo lo aiuta non poco l'essere costantemente imbottito di antidolorifici).

Non ha un talento eccezionale per la musica, ma l'esercizio protratto negli anni ha irrobustito le dita e allenato la coordinazione, facendone un ottimo tiratore e un buon pianista, mentre su qualsiasi altro strumento non saprebbe dove mettere le mani (su Baylong gira voce che abbia fatto più morti con l'armonica che a suon di piombo). Compensa con la rapidità di polso gli strascichi dell'incidente che ha posto fine alla sua carriera da cecchino.

La permanenza sullo skyplex ne ha pulito la calata, rendendolo un figlio di nessun luogo, e gli ha insegnato ad assorbire dialetti ed accenti da ogni angolo del 'Verse. Si è laureato in lingue alla Grand Colonial University di Mashhad, ma la sua media è altalenante come il suo percorso scolastico.



- covo sicuro: Albany (x).


STORIA


“You know, we forget half of what they teach us in school, but when it comes to the torment and the people who inflicted it, we’ve all got an elephant’s memory.”

 


- Chmouel Beaumont. -

Ad una selezione molto accurata dei geni di Chmouel Beaumont viene data la vita da una madre profumatamente pagata per dileguarsi dopo il parto. Il 14 marzo 2491 lui e suo marito Donald sono ufficialmente i genitori di Siddartha Beaumont.
 
Chmouel ha trentasei anni, è un architetto affermato e un uomo buono che ha sempre desiderato un figlio. Ma Chmouel è anche affetto da una rara patologia genetica che richiede periodiche trasfusioni di midollo osseo; non ha parenti compatibili ed ha, invece, una tendenza a rigettare sistematicamente i tessuti sintetici come quelli clonati in vitro. È stata di Don l'idea che il bambino ereditasse il suo corredo genetico, debitamente epurato in laboratorio dal rischio di contrarre la malattia, e Beaumont si è lasciato sedurre dalla prospettiva che un paio di trasfusioni al mese non avrebbero rovinato l'infanzia di suo figlio.

Chmouel, in definitiva, non ha mai visto in Siddartha solamente una riserva di tessuti sani; lo tiene in palmo di mano per undici anni, amandolo e viziandolo forse oltre il necessario (come avesse da tenere a bada, dopotutto, un vago senso di colpa), fino al giorno in cui si toglie la vita per sfuggire all'ultimo stadio del male intrecciato nel proprio dna.

Muore il 9 novembre 2502, a quarantasette anni. 




- Donald Coates. -

A trentadue anni, Donald Coates è il più giovane Commander della 7a flotta Alleata.
 
È una mente brillante, uno stratega nato e uno degli ufficiali più promettenti della sua generazione, ma è opinione comune dai tempi della terra-che-fu che il confine che separa il genio dalla follia sia soltanto una linea sottile. Vedere suo marito consumarsi nell'alcol e nella malattia, appassendo lungo la china della depressione mentre il figlio che doveva guarirlo cresce sano e forte, come se affondasse le radici nella sua stessa agonia, gli apre nel cuore una voragine destinata a risucchiarlo dall'interno come un buco nero.

Nel 2505, lo stesso anno in cui Siddartha si fa espellere da un prestigioso collegio di Afghana, giustizia sommariamente il tenente Jimi Northwood nel mezzo della plancia di pilotaggio del vascello spaziale Crusader, di cui è Capitano, con l'accusa di tentato ammutinamento. Nessuno dei sei uomini presenti al momento dell'esecuzione sembra disposto ad avvalorare questa versione dei fatti.

Congedato in attesa del processo, lascia il Core per rifugiarsi con il figlio quattordicenne sullo skyplex Baylong.
 



- Morgan Liu. -

Morgan Liu non ha mai potuto soffrire gli sprechi.

Un'intelligenza sprecata è quel che vede quando Donald Coates arriva sullo skyplex, promettendo segreti militari in cambio della protezione della Triade, facendosi accogliere come un ospite illustre per bruciarsi ogni speranza di sopravvivenza nel fuoco della paranoia irrazionale durante i nove mesi di trattative impossibili e accordi non rispettati che preludono alla sua morte.
Baylong si ritrova con un problema in meno e una vittima collaterale di cui disporre.

Il figlio di Coates sa sparare, ha una buona mira, ed è abbastanza attaccato alla vita da stringere un patto con il diavolo. Liu non vuole schiavi, ma non gli fa certo un favore: un debito è un debito, e finire sotto le sue mani non è diverso che finire nei reparti speciali di un esercito. Una routine segnata dagli orari impossibili, dalle esercitazioni, dalle punizioni, dalle notti insonni; un collare di disciplina stretto da mettersi a gridare, la notte, col cuscino schiacciato in bocca per non fare rumore.

Intorno agli affari dello skyplex gravitano due guerre che i soldati di Baylong combattono lungo un fronte trasversale, sacrificati all'altare del profitto dentro una trincea dalla quale nessuno esce con le mani pulite.


[…]

Siddartha si immerge nel sangue fino ai polsi con dedizione, ma come a ventiquattro anni sia riuscito a estinguere il suo debito con la Triade è una storia che nessuno gli ha mai sentito raccontare.


AFFETTI



“I just want someone to say to me: I’ll always be there when you wake. Ya know I’d like to keep my cheeks dry today, so stay with me and I’ll have it made…”



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Oh, but your love is such a swamp, you don't think before you jump and I said I wouldn't get sucked in, I...



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And how can I make new again what rusts every time it rains? And the rain it comes and floods our lungs, we're just orphans in a tidal wave's wake.



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I know the leak is going to tell you there ain't no puppy in your leash, so now he'll fertilize the roses, so I could stay the king you see in your eyes, babe.



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Been around the world, seen my share of existence. Smoked too much. An infidel for commitments. All over now, all as if it's just a beginning. My friends have come and gone, but you're still here and my head's spinning.
(elite crew: precision)