domenica 4 gennaio 2015

Stale-mate.


4 Gennaio 2517.
Baylong.

« Mi hanno chiesto di ritrovare una schiava fuggita da Hall Point. »

Siddartha parla con gli occhi bassi sulla cartina piena di bloom che sta chiudendo con deliberata lentezza, lisciando ogni imperfezione fra le dita scarne e affusolate, senza mai sollevare lo sguardo liquido sull'herian seduto sul muletto parcheggiato, a motore spento, fra i dock dello spazioporto.

« Quelli di Hall Point si sono fatti scappare una schiava? »

Jamie Crudup ha circa un paio d'anni più di lui. Inarca le sopracciglia spesse in una smorfia intrisa di scetticismo disinteressato. Gli occhi azzurri ingoiano la scintilla incandescente dei post-bruciatori delle navi in partenza e in arrivo con accanimento ostinato mentre, a spalle arcuate e braccia incrociate sul volante, aspetta che Beaumont si decida ad accendere la sigaretta.

« Lee Chernenko. »

Jamie sfiata un grumo d'ilarità spenta attraverso le narici.

« Fòck, stavolta le piantano una pallottola in testa. »

Siddartha chiude la cartina e ferma il filtro di carta arrotolata fra le labbra, scrollando le spalle spioventi con indolenza leggera.

« … Se la trovano. »

« Pensavo che ti servivano i soldi. »

Beaumont solleva lo sguardo e trova il profilo irregolare del naso di Crudup, sorridendo ai suoi occhi persi altrove con due fossette simmetriche affondate lungo la china delle guance magre.
L'odore dolce della bloom si gonfia nell'aria come il profumo di un fiore carnivoro, convincendo l'herian a torcere il collo per far piovere un'occhiata svogliata su Sid, che divora la prima manciata di boccate con avidità inaspettata, spalancando i polmoni e fissando una porzione del vuoto che si apre fra le corazze lucide di due medium cruiser ormeggiate a una ventina di metri.

« Non ci pensi mai alla libertà? »

Jamie scioglie l'intreccio delle braccia e si sporge per rubargli la cicca. Il mignolo e l'anulare di tutte e due le mani gli sono rimasti storti da quando glieli hanno spezzati.

« Ci penso, – biascica sul filtro, – e penso che non c'ho un altro posto dove andare. »

Sid infila le mani nelle tasche e torna a guardare in basso, valutando il percorso geometrico delle intersezioni affilate fra le lastre d'acciaio della pavimentazione; gli occhi e i pensieri che ci spinge dentro scorrono come lungo il letto spigoloso di un fiume, ma si raccolgono e raggrumano come sangue nei crateri delle bombe che hanno ridotto Hera a un cumulo di macerie radioattive.

« Potresti stare con me. »

Crudup sbuffa un getto di fumo e spalanca gli occhi nella fiammata azzurra che insegue i motori di un brigade come la scia incandescente di una cometa. Il sorriso gli trascina a malapena verso l'alto solo mezza bocca.

« Nice offer, mate… solo che neanche tu c'hai un posto dove andare. »

Con il labbro inferiore schiacciato fra i denti, Beaumont pensa che persino i fantasmi, per esistere, hanno bisogno di un luogo da infestare.





Living violently lazy days
in a deadlock daze.