martedì 5 maggio 2015

See you, space cowboys.


6 Maggio 2517.
Heartthrob, to infinity and beyond.

La dolcezza di Nina gli impasta le labbra come colla mentre le circonda le spalle con un braccio e se la preme addosso, fiutando gli ottaedri blu e oro del suo profumo, nel centro della plancia di pilotaggio. Evita Cézanne lo guarda fisso, corrucciata come un cane nervoso, dalla postazione del sensorista.

« Ho scritto a Zeno che ha tre settimane per farsi trovare al porto federale di Horyzon. »

Nina scuote leggermente le spalle, affondandogli il profilo aguzzo delle scapole contro lo sterno, ipnotizzata dal cielo di Roanoke che vortica e si ribalta al di là del cristallo panoramico.

« Non mi hai detto come hai lasciato Hall Point, ci daranno la caccia? Ci troveranno per scuoiarci vivi e farci correre intorno a un palo con le budella di fuori, come mi hai raccontato quella volta? »

Ipotizza la catastrofe sciogliendola come un cucchiaio di switch, nella dolcezza dei buchi lividi che le percorrono l'interno delle braccia per alleggerire la densità opprimente del cuore. Sid scrolla la testa, ignorando la frana di boccoli castani che gli dondola sulla fronte.

« Si sono lasciati scappare un sacco di gente, finora… – le appoggia il mento sulla testa, strofinandoglielo pigramente fra i capelli. – Mi preoccupano più le ultime dichiarazioni dell'ammiraglio Lee. »

Twain smuove la testa, schivando la pressione del muso di Beaumont per torcere il collo snello e sbirciarlo in tralice, con un sorriso serafico e impietoso.

« I marauders. – sentenzia, vestita di pessimismo sognante come un drappo di seta lucida. – Ci abborderanno e ci strapperanno via la carne a morsi. »

Pablo Darthés gracchia una ballata romantica di Blackrock attraverso l'altoparlante della sala macchine, sudando intorno al core pulsante della nave. Interrompe la strofa per intimarle, ridendo, di non portare sfiga. Jamie Crudup, sbracato con indolenza sul sedile dell'artigliere, finisce di leccare la cartina arrotolata intorno a una manciata di bloom per trascinare verso di loro un'occhiata scettica.

« Col culo che c'abbiamo finiremo inghiottiti da una stella morta. – si stringe nelle spalle, ammaccando sulla cicca un ghigno indolente. – Con un pilota corer, pure… »

Edison è emozionato, ha un groppo in gola e le vene troppo scariche di switch per non pensare che i comandi gli esploderanno sotto le mani. Ma la nave è già decollata senza che se ne accorgesse, sospesa senza peso nello spazio. Hunt scocca il brigade come un dardo nel buio siderale, nel vuoto assoluto, risucchiato in una dimensione di pura velocità. Immerso nel suo elemento naturale.

« … e se il tuo amico non si presenta? »

Nina si sente tremare addosso il tentennamento fugace di Sid, che le deglutisce nei pressi dell'orecchio e prende tempo, come se non si fosse mai fermato a considerare la possibilità.

« Passiamo oltre, arriviamo su Phoenix. »

« A fare? »

« Trovare una ragazza, rapire un securer in charge di Baylong e portarlo da lei. »

La risata spenta e vagamente isterica di Jamie inietta un lampo di allarme eccitato nei muscoli di Nina, che arriccia il naso e solleva una mano ossuta per appendere le dita sull'avambraccio che le schiaccia le clavicole.

« Perché? Ci paga un milione di dollari? »

Sid sospira una risata malinconica, lasciandole un bacio svelto sul lato del collo.

« Temo di no, ma devo farmi perdonare da tutti e due. »

Twain fa spallucce, chiudendo gli occhi e respirando l'odore di metallo nuovo che ancora invade ogni anfratto del brigade, mescolandosi al fumo stucchevole della bloom ed al sentore leggero di vodka che Beaumont le respira sulla spalla. Si chiede quanti bicchieri si sia fatto esplodere nello stomaco prima di trovare il coraggio.

« Jamie ha ragione. – sorride con una leggerezza incantata. – Moriremo tutti in modo orribile. »

Sid sfiata un grumo d'insofferenza rassegnata, arpionandole il mento con le dita scarne per chinarsi a tapparle la bocca con un bacio.

« … Chi se ne frega, miss N. »

Questo non è un lieto fine. Ogni membro di questo equipaggio sa che i suoi fantasmi lo inseguiranno fino ai confini del 'Verse, non importa quanto veloce sia la nave su cui scappa. Tutti quanti indossano ancora le proprie catene fatte di paure e di debolezze, si tengono ancora stretti i propri errori, e disfarsene li farebbe sentire nudi. Tra una settimana o tra un mese forse qualcuno di loro sarà morto, soffocato dai suoi dèmoni; o forse ha ragione Nina, i marauders li sbraneranno tutti. Zeno forse non salirà mai a bordo, consumato dalla switch in qualche cesso di Capital City, perso in un sogno chimico in cui sua madre ha smesso di pregare gli angeli o loro hanno cominciato a risponderle. Bo e Freckles forse non si rivedranno mai. I giorni, i mesi o gli anni di vita che aspettano queste giovani anime desolate forse saranno soltanto un'anticamera di merda per la morte. O magari ogni tanto, senza riuscire mai ad accorgersene, riusciranno a essere felici.

Dopotutto, se il destino non è scritto, le cose potrebbero anche non finire così male.




Now, if it’s time for recompense for what’s done,
come, come sit down on the fence in the sun.
And the clouds will roll by
and we’ll never deny
it’s really too hard
for to fly…